Uno degli interventi più richiesti nel campo della ristrutturazione edilizia è il rifacimento dei balconi, la parte dell’edificio più esposta ai fattori climatici, quali pioggia e vento, che possono usurare il materiale fino allo sgretolamento.
La manutenzione dei balconi è obbligatoria per legge, in quanto il mancato intervento può essere causa di incidenti, anche gravi, sulle persone.
Ma come riconoscere un balcone usurato?
In molti casi, sulla parte sottostante la pavimentazione si possono intravedere delle macchie di acqua che segnalano un problema di infiltrazione, solitamente dovuto ad accumuli e ristagni sulla pavimentazione. Per evitare l’avanzamento dello stato di usura è bene provvedere al rifacimento della pavimentazione e delle fughe.
Nei casi più gravi si può notare un distacco dell’intonaco e la comparsa dello “scheletro” in ferro che a contatto con le piogge tende ad arrugginirsi e a sgretolarsi. In questo caso il pericolo è imminente, in quanto è possibile che la caduta di interi blocchi possa ferire i passanti.
Il primo segnale di allarme, quindi, è la tenuta della vernice che viene meno quando sono presenti infiltrazioni di acqua.
Prevenire per risparmiare: quando rifare il balcone
Se lo stato di usura è avanzato anche i costi lievitano, poiché diventa necessario intervenire con un risanamento completo, che prevede la sostituzione della guaina e del massetto, al quale si aggiunge il costo di smaltimento di materiali di risulta. Per evitare una spesa troppo onerosa è bene, quindi, intervenire al primo segnale di usura e non sottovalutare le infiltrazioni di acqua.
Per prevenire possibili incidenti e danni al balcone è fondamentale effettuare un controllo periodico della pavimentazione esterna almeno una volta l’anno e verificare la presenza di accumuli di acqua durante la stagione invernale, assicurandosi che non ci siano avvallamenti che causano i ristagni. Il monitoraggio della situazione deve essere effettuato da personale esperto che ha le competenze necessarie per effettuare una perizia sullo stato di “salute” del balcone.
Gli interventi che abbattono i costi: i lavori su fune
Uno dei costi più onerosi che gravano sulla spesa del committente è relativo all’utilizzo dei ponteggi o delle piattaforme aeree per due ragioni:
- il costo di noleggio
- la tassa per l’occupazione del suolo pubblico
Questi due fattori fanno lievitare il prezzo/mq che si applica ad ogni singola voce, ovvero sostituzione guaina e massetto, impermeabilizzazione, applicazione nuovo massetto, smaltimento materiali, nuova pavimentazione. Se a questo si aggiunge il noleggio e la tassa di occupazione del suolo pubblico, i costi diventano decisamente elevati.
Per poter risparmiare ulteriormente sugli interventi di rifacimento dei balconi è possibile contattare ditte di ristrutturazione che si avvalgono di tecnici e operatori specializzati nel lavoro su fune, come SuCorda a Roma, azienda con oltre 50 anni di esperienza nell’ambito della ristrutturazione ed edilizia conservativa.
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